Zmiany w Zarządzie SIP

Uprzejmie informujemy, iż z dniem 10.06.2022 funkcję Sekretarza Zarządu SIP objęła mgr Agnieszka Kwapiszewska (UW). Skarbnikiem SIP od 10.06.2022 jest dr hab. Joanna Janusz (UŚ).

Oświadczenie SIP w związku z sytuacją na Ukrainie

Stowarzyszenie Italianistów Polskich powstało, by krzewić wartości humanistyczne, których kolebką są kraje basenu Morza Śródziemnego. Jesteśmy przekonani, że świat kultury zachodniej i fundamentalne dla niej poszanowanie wolności i godności każdego człowieka jest pojęciem przekraczającym geograficzne granice. Wierzymy, że życie ludzkie jest najwyższą wartością, a kultura dobrem i prawem każdego człowieka. Zdecydowanie sprzeciwiamy się zbrojnej agresji i związanej z nią pogardzie, której celem jest zniszczenie odrębności tożsamości i kultury ukraińskiej.

Асоціація польських італьяністів була створена з метою дбати про гуманітарні цінності, осердям яких є країни басейну Середземного моря. Ми переконані в тому, що західна культура і фундаментальні для неї цінності – повага до свободи і гідності кожної людини – це поняття, які не мають географічних кордонів.

Ми віримо, що життя людини – це найвища цінність, а культура є її природнім благом й правом кожного з нас. Ми рішуче виступаємо проти збройної агресії й пов’язаною з нею зверхністю, спрямованою на знищення української ідентичності та культури.

Badanie  dotyczące zastosowania podręczników w nauczaniu zdalnym (UW)

Ricercatrici e docenti di lingua italiana della Facoltà di Linguistica Applicata dell’Università di Varsavia stanno conducendo un’indagine sull’utilità dei tradizionali libri di testo di italiano nella didattica a distanza; perciò, Vi vorremmo cortesemente chiedere di compilare il questionario in cui siete invitati a descrivere la Vostra esperienza personale in merito. Per accedere al questionario basta cliccare sul link. Il questionario è anonimo e richiede pochi minuti per la compilazione. Vi saremo molto grate della Vostra collaborazione.

CFP III Convegno Internazionale della Società degli italianisti polacchi (SIP III): “Lingua come bene culturale”, Università di Varsavia, Dipartimento di Italianistica Varsavia, 6–9 aprile 2022 online

CFP da scaricare

Dopo il successo del I Convegno della Società degli italianisti polacchi (SIP I “Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani”, Università di Wrocław, 2017) e del II Convegno (SIP II “Sperimentare ed esprimere l’italianità”, Universita di Łódź, 2019), nel 2022 Vi invitiamo al III Convegno internazionale (SIP III), intitolato “Lingua come bene culturale”.
                Tradizionalmente, tutti i convegni SIP sono concepiti come uno scambio interdisciplinare di idee tra studiosi di lingua, glottodidattica, letteratura e cultura italiana, polacchi o stranieri che siano. Il punto di riferimento è sempre la lingua e la cultura italiana, anche in prospettiva comparativa con altre lingue e culture. Il convegno si terrà in lingua italiana (con una sezione in polacco).

TEMARIO
Il III Convegno SIP si propone come rivisitazione e ampliamento della “questione della lingua”, così importante nella cultura italiana, dalla prospettiva del Ventunesimo secolo e delle sue sfide. L’originale “questione della lingua” si riferiva alla plurisecolare disputa su quale modello linguistico dovesse essere adottato sul territorio italiano. Al giorno d’oggi la lingua, come fenomeno generale, e l’italiano, come sua attuazione particolare, continuano a suscitare l’interesse dei parlanti comuni e degli studiosi. Il codice linguistico condiviso costituisce la base per la costruzione della comunità, rende possibile la comunicazione, l’autoespressione, l’influsso sociale, la creazione di opere letterarie. Il modo in cui la lingua viene usata condiziona la qualità delle relazioni interpersonali, della vita civile, ed è lo specchio su cui si riflette la cultura personale dei parlanti.

Il seguente elenco non è che una traccia di possibili quesiti rilevanti per il tema principale, ossia “lingua come bene culturale”:

  • descrizioni metalinguistiche delle esperienze con la lingua formulate da utenti medi, da studenti di italiano e da professionisti della parola, tra cui per esempio: linguisti, scrittori, studiosi di letteratura, specialisti di retorica, insegnanti di lingua e cultura italiana, traduttori, filosofi, drammaturghi, attori, cantanti, cantautori, oratori, diplomatici, predicatori, giornalisti, politici, propagandisti, influencer, blogger, autori di pubblicità e campagne sociali;
  • etica e pragmatica della comunicazione linguistica: il linguaggio come veicolo della verità e della menzogna, della sincerità e della manipolazione; i fenomeni della cortesia e della scortesia, della correttezza politica, del bullismo, della volgarità, dell’hate speech, delle fake news, ecc;
  • linguaggio come strumento di oppressione e/o di emancipazione;
  • ideologie linguistiche e stereotipi relativi alla lingua;
  • la lingua italiana, le norme linguistiche e la cultura della comunicazione (il lavoro dell’Accademia della Crusca, la stabilizzazione delle norme linguistiche nelle grammatiche e nei dizionari italiani);
  • il ruolo culturale della lingua nel mantenimento delle comunità e dell’identità: la lingua italiana e i dialetti come collante di comunità grandi e piccole; l’italiano in contesti di emigrazione, immigrazione e colonialismo;
  • l’acquisizione e la perdita della lingua italiana; biografie linguistiche, atteggiamenti emotivi verso la lingua italiana e verso i dialetti;
  • osservatori linguistici, blog linguistici e altre forme di sensibilità degli utenti della lingua ai cambiamenti linguistici;
  • lingua e psicologia: l’impatto delle modalità di comunicazione sul benessere mentale e sulle relazioni interpersonali;
  • la cultura della comunicazione nei nuovi media: cambiamenti, pericoli, opportunità;
  • lingua e cultura della comunicazione nei manuali di lingua italiana per i parlanti nativi e per stranieri;
  • l’italiano come veicolo di contenuti culturali (per es., l’insegnamento del linguaggio dell’opera, dell’architettura, della cucina, del vino);
  • iniziative per sviluppare la cultura della comunicazione in contesti educativi (l’eredità di don Milani priore di Barbiana, di Maria Montessori, ecc.; iniziative come i Quaderni di GISCEL; soluzioni didattiche innovative in tempi di pandemia);
  • iniziative didattiche per favorire la cultura della comunicazione e per migliorare le competenze comunicative avanzate (insegnare la retorica, il dibattito, il pensiero critico, la comunicazione pacifica);
  • il ruolo culturale e il valore estetico della lingua italiana come risorsa per la creazione di opere letterarie e teatrali, libretti, canzoni, pubblicità, nomi commerciali, ecc.;
  • la riflessione sulle problematiche relative alla lingua e comunicazione in opere letterarie, teatrali e cinematografiche;
  • rapporti fra lingua quotidiana e lingua letteraria;
  • la lingua come strumento di conoscenza piuttosto che di testimonianza nei testi letterari dei nostri tempi;
  • il dibattito ipercontemporaneo su autonomia vs eteronomia della cultura e della letteratura;
  • l’esperienza del plurilinguismo nella letteratura italiana;
  • la filologia d’autore;
  • rapporti fra linguaggio scientifico e lingua poetica da Dante a Zanzotto;
  • il linguaggio come strumento di sperimentazione letteraria;
  • la sensibilità di scrittori e poeti nei confronti del linguaggio (per esempio, le idee linguistiche di Dante, Calvino, Eco);
  • il linguaggio della critica letteraria: specificità e caratteristiche stilistiche della saggistica italiana (da De Sanctis ai rappresentanti della critica contemporanea);
  • recensioni, blog, festival, concorsi e premi letterari come espressione di apprezzamento del valore estetico della lingua (motivazioni dei risultati dei concorsi, elogi delle opere premiate).
  • la lingua e il linguaggio del corpo nella letteratura e nella linguistica: rappresentazioni della fisicità nella letteratura; la metafora della lingua come corpo; il linguaggio come veicolo della comunicazione non verbale, somatica, emotiva;
  • il suono della lingua come oggetto di riflessione letteraria o linguistica: le metafore della lingua come voce del soggetto; gli sviluppi della poesia orale; l’influsso dell’oralità nella scrittura letteraria;
  • la lingua e il silenzio nella letteratura e nella linguistica: la lingua di fronte all’indicibilità delle esperienze traumatiche;
  • il linguaggio e la rappresentazione: riflessioni, problematizzazioni e messe in discussione del paradigma mimetico nella letteratura italiana del XX e XXI secolo;
  • giochi di parole e giochi con le parole nella letteratura italiana: i neologismi e il linguaggio ludico-creativo.

INVIO DELLE PROPOSTE
Contatto: convegno.sip3@uw.edu.pl

PROPOSTE DI CONTRIBUTI
Si accetteranno solo le proposte compilate sull’apposito modulo (SIP-modulo-di-iscrizione.docx).

Il comitato scientifico valuterà le proposte in modo anonimo, secondo i seguenti criteri di valutazione:

  • pertinenza dell’argomento al tema del convegno
  • importanza e originalità del problema di ricerca
  • formulazione precisa della domanda di ricerca, ipotesi o tesi
  • identificazione del materiale studiato
  • individuazione degli strumenti teorici e metodologici utilizzati
  • formulazione dei risultati attesi o delle conclusioni preliminari

CALENDARIO

  • Scadenza dell’invio delle proposte: 16 gennaio 2022
  • Decisioni del Comitato scientifico: 6 febbraio 2022
  • Pagamento tassa di iscrizione: 13 febbraio 2022
  • Pubblicazione del programma provvisorio: 28 febbraio 2022
  • Pubblicazione del programma finale: 7 marzo 2022
  • Convegno (online): 6-9 aprile 2022

TASSE DI ISCRIZIONE

  • 70 euro (320 zł)
  • membri della SIP con quota associativa pagata per il 2022: 200 zł
  • dottorandi: 35 euro (180 zł)

ORGANIZZAZIONE

COMITATO SCIENTIFICO

(membri del Comitato di Presidenza della Società degli italianisti polacchi)
Katarzyna Biernacka-Licznar (Uniwersytet Wrocławski)
Aneta Chmiel (Uniwersytet Śląski)
Francesco Cabras (Uniwersytet Pedagogiczny w Krakowie)
Artur Gałkowski (Uniwersytet Łódzki)
Elżbieta Jamrozik (Uniwersytet Warszawski)
Joanna Janusz (Uniwersytet Śląski)
Anna Klimkiewicz (Uniwersytet Jagielloński)
Anita Kłos (Uniwersytet im. Marii Curie-Skłodowskiej w Lublinie)
Agnieszka Liszka-Drążkiewicz (Uniwersytet Pedagogiczny w Krakowie)
Justyna Łukaszewicz (Uniwersytet Wrocławski)
Maria Maślanka-Soro (Uniwersytet Jagielloński)
Kamila Miłkowska-Samul (Uniwersytet Warszawski)
Beata Szpingier (Uniwersytet im. Adama Mickiewicza w Poznaniu)
Małgorzata Trzeciak (Uniwersytet Warszawski)
Katarzyna Woźniak (Uniwersytet Wrocławski)
Maria Załęska (Uniwersytet Warszawski)

COMITATO ORGANIZZATIVO

Maria Załęska – Presidente del comitato organizzativo
Katarzyna Foremniak
Agnieszka Kwapiszewska
Izabela Napiórkowska
Agata Pachucy
Aleksandra Pogońska-Baranowska
Patrycja Polanowska
Aneta Wielgosz

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

 VOLUMI COLLETTANEI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI DEI CONVEGNI SIP:

  1. Łukaszewicz Justyna, Słapek Daniel (a cura di), Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani, Edizioni dell’Orso, Alessandria, 2018.
  2. Kaczmarek, Tomasz; Kobylska, Dominika; Kowalik Katarzyna; Cavallo, Stefano (a cura di), Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali, Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, Łódź-Kraków, 2021.
  3. Gałkowski Artur, Cola Ilario, Ozimska Joanna (a cura di), Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti linguistici e glottodidattici, Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, Łódź, 2021.

SIP-circolare.pdf

Wykład online prof. dra hab. Romana Sosnowskiego: „Język włoski w kontaktach dyplomatycznych nie-Włochów z Imperium Osmańskim i Chanatem Krymskim”

Zapraszamy na wykład prof. dra hab. Romana Sosnowskiego „Język włoski w kontaktach dyplomatycznych nie-Włochów z Imperium Osmańskim i Chanatem Krymskim”, który odbędzie się 17.12.2021 o godz. 17:00 za pośrednictwem platformy MSTeams

Ze względów organizacyjnych, zgłoszenia udziału w wykładzie prosimy kierować na adres lucyna.marcol@us.edu.pl (do 16.12.2021)

Włoski (lub dialekty półwyspu) były, co może być zaskoczeniem dla współczesnych, używane w kontaktach międzynarodowych z Turcją i Chanatem Krymskim przynajmniej w trzech krajach: Francji, Polsce, Rosji. O Francji w XVI wieku wspominał już Bruno Migliorini, o wydanych przez Kołodziejczyka dokumentach z Polski z roku 1502 i 1519 wspomina Daniele Baglioni w syntezie poświęconej obecności włoskiego za granicą. Jednak brakuje do tej pory szerszej refleksji historycznej i językoznawczej na ten temat. A przecież tradycja pisania traktatów (adhname) i korespondencji dyplomatycznej z Imperium Osmańskim i Chanatem Krymskim po włosku albo przynajmniej przy pośrednictwie włoskojęzycznych dragomanów była w Polsce długa i trwała (od XVI do XVIII wieku). Przedmiotem wykładu będzie przedstawienie tych skomplikowanych relacji kulturowych i językowych a także analiza językowa dokumentów pochodzących ze zbiorów AGAD oraz ze zbiorów Biblioteki Jagiellońskiej (dwa dokumenty z rkp. 38, wydane i skomentowane w monogafii „Manoscritti italiani della Biblioteca Jagellonica di Cracovia dalle origini al XVIII secolo”).

prof. dr hab. Roman Sosnowski
Filolog, italianista, językoznawca. Członek-założyciel Stowarzyszenia Italianistów Polskich, członek Associazione Internazionale dei Professori d’Italiano (w Zarządzie od 2012 roku), członek Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (w Zarządzie w latach 2008-2014), redaktor naukowy serii wydawniczej Collectio Fibulae (wraz z Piotrem Tylusem). Profesor w Zakładzie Filologii Włoskiej, dyrektor Instytutu Filologii Romańskiej (2012-2016), prodziekan ds. badań naukowych i rozwoju Wydziału Filologicznego UJ (2019 2021). Zainteresowania naukowe: historia języków specjalistycznych włoskiego, język włoski XVI wieku, Pietro Bembo jako gramatyk i poeta, leksykografia oraz historia gramatyki. Doktorat w 2003, habilitacja w 2011, tytuł profesora w 2019 roku. Pracownik Uniwersytetu Jagiellońskiego od 1996 roku. W latach 2006-2010 pracował również na Uniwersytecie Mikołaja Kopernika w Toruniu, a w latach 2012-2016 na Uniwersytecie Humanistycznospołecznym SWPS w Warszawie.

Wykład online dr hab. Joanny Janusz, prof. UŚ: „Ekspresjonistyczne wariacje. O awangardzie w prozie włoskiej ostatniego dwudziestolecia dwudziestego wieku”

Zapraszamy na wykład dr hab. Joanny Janusz, prof. UŚ „Ekspresjonistyczne wariacje.
O awangardzie w prozie włoskiej ostatniego dwudziestolecia dwudziestego wieku”
, który odbędzie się 26.11.2021 o godz. 17:00 za pośrednictwem platformy MSTeams.

Ze względów organizacyjnych, zgłoszenia udziału w wykładzie prosimykierować na adres lucyna.marcol@us.edu.pl (do 24.11.2021).

Wykład podejmuje niektóre wątki zawarte w monografii „Varianti dell’espressionismo nella narrativa italiana postmoderna 1980-2000” (Wydawnictwo UŚ, 2018). Precyzyjne określenie czym ekspresjonizm jest dziś, w czasach gdy tak trudno i niemal niezręcznie mówić o eksperymencie artystycznym czy literackim, wydaje równie trudne, jak na początku wieku, w dobie awangard historycznych. Awangardy historyczne, zatem również
ekspresjonizm, stały się bowiem od dawna częścią współczesnego kanonu. Ekspresjonistyczne techniki wyrazu artystycznego upowszechniły się i straciły swój transgresyjny charakter; zmieniła się także ich rola i sposób funkcjonowania w rozległej koine literatury postmodernistycznej. Zmiany te nie oznaczają jednak utraty znaczenia czy artystycznej produktywności. Tradycja ekspresjonizmu, przynależąc do historii literatury, generuje w postmodernistycznych tekstach literackich efekty nowe i nieprzewidywalne, stając się tym samym emblematycznym przykładem postmodernistycznej techniki twórczej. Jest to bowiem kod komunikacyjny otwarty na wszelkie nowości tematyczne i stylistyczne. Z tego niezwykłego połączenia klasyki z eksperymentem powstaje, w literaturze naznaczonej ekspresjonizmem, nowa wartość estetyczna, znakomicie oddająca wieloznaczność i wewnętrzne sprzeczności współczesnej literatury. Celem wykładu jest przedstawienie uaktualnionej definicji kategorii ekspresjonizmu, jej relewantnych cech oraz jej rozlicznych aktualizacji w tekstach współczesnych włoskich autorów.

Dr hab. Joanna Janusz, prof. UŚ, italianistka
Jej zainteresowania badawcze koncentrują się wokół zagadnień dwudziestowiecznej włoskiej literatury awangardowej. Prócz książki, do której nawiązuje wykład, jest także autorką monografii Il mondo doloroso nella narrativa di Carlo Emilio Gadda (Wydawnictwo UŚ, 2002) oraz szeregu artykułów z zakresu literaturoznawstwa i historii literatury włoskiej drugiej połowy XX wieku.

Wykład online dr Natalii Chwai: „Kto napisał Triest? Claudio Magris i triesteńska tradycja literacka XX wieku”

Zapraszamy na wykład dr Natalii ChwaiKto napisał Triest? Claudio Magris i triesteńska tradycja literacka XX wieku” , który odbędzie się 19.10.2021 o godz. 17:00
za pośrednictwem platformy MSTeams. Ze względów organizacyjnych, zgłoszenia udziału w wykładzie prosimy kierować na adres lucyna.marcol@us.edu.pl (do 18.10.2021)

Temat wykładu, nawiązujący do tytułu monografii Triest przepisany. Miasto w prozie Claudia Magrisa, odnosi się do jednego z najważniejszych jej wątków, a mianowicie do historii tzw. „miasta z papieru”, literackiego wizerunku Triestu skonstruowanego w szczególnych okolicznościach historycznych na początku XX wieku przez rodzimych intelektualistów
i pisarzy. Figura ta, przekształcająca się z upływem lat w atrakcyjny mit przesyconej melancholią przestrzeni na pograniczu kultur i cywilizacji, okazuje się kluczowa dla zrozumienia twórczości urodzonego w 1939 Claudia Magrisa, zwłaszcza zaś do prześledzenia sieci powiązań między jego pisarstwem eseistycznym i fikcjonalnym i różnorodnych strategii narracyjnych stosowanych przede wszystkim w autobiograficznym dziele prozatorskim pt. Mikrokosmosy.

Dr Natalia Chwaja – literaturoznawczyni, italianistka, adiunkt w Pracowni Literatury Włoskiej Instytutu Neofilologii Uniwersytetu Pedagogicznego
w Krakowie. W swojej działalności naukowej interesuje się prozą północno-wschodniego pogranicza Włoch, związkami literatury włoskiej
i środkowoeuropejskiej oraz współczesnymi włoskimi narracjami miejskimi. Ze studentami studiów licencjackich i magisterskich prowadzi m.in. zajęcia z najnowszej literatury włoskiej i kurs monograficzny poświęcony wizerunkowi Rzymu w literaturze i filmie.